CAMAIORE. Prestigiosa nomina per il Dottor Angelo Pizzi, Direttore della U.O.S. Medicina dello Sport. L’Istituto Superiore della Sanità, infatti, lo ha scelto, in qualità di esperto, per entrare a far parte del panel multidisciplinare per l’elaborazione delle linee guida per: “Uso del passaporto biologico negli atleti”. Si tratta di uno studio che si colloca nell’ambito delle attività del Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità. Il progetto ha come obiettivo l’elaborazione di una Linea Guida italiana sull’uso del passaporto biologico negli atleti, aggiornando ed adattando le linee guida della World Anti-Doping Angency alla realtà italiana ed aggiornando le evidenze scientifiche disponibili sul tema. L’incarico di coordinare il panel è stato affidato alla dottoressa Roberta Pacifici e al dottor Nicola Vanacore.

Il passaporto biologico è una tecnica antidoping introdotta dalla WADA che consiste nel tracciamento nel tempo dei parametri ematici dell’atleta. La squalifica per doping dell’atleta incorre nel caso in cui vengano rilevati andamenti anomali e ingiustificati (es. picchi inattesi anche al di sotto delle precedenti soglie di doping) di tali parametri rispetto al profilo tipico dell’atleta. È una tecnica indiretta che non rileva la presenza/assunzione diretta del farmaco dopante, ma individua gli effetti anomali che tali sostanze inducono sull’organismo smascherandone così l’assunzione sul breve, medio e lungo termine.

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ultimo aggiornamento: 08-01-2016


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